L’istruttoria di mutuo è la fase che segue la presentazione della richiesta di finanziamento da parte del cliente alla banca: si tratta di un passaggio obbligatorio, necessario all’istituto di credito per determinare la concessione del mutuo.
Vediamo insieme come funziona e quali sono i passaggi principali.
Nel momento in cui il cliente presenta la richiesta di mutuo presso la banca quest’ultima avvia la fase istruttoria, finalizzata alla valutazione e concessione del mutuo richiesto: si tratta di una fase di controllo e raccolta di informazioni che l’istituto di credito svolge nei confronti del cliente e dell’immobile oggetto di acquisto che verrà successivamente posto in ipoteca.
Le tre fasi di verifica che costituiscono l’istruttoria di mutuo sono la valutazione creditizia, quella immobiliare e quella tecnico-legale: a seguito di questi controlli l’istruttoria può comportare esito positivo o negativo.
Nella fase di valutazione reddituale la banca effettua controlli anagrafici e delle banche dati in capo al cliente verificando la storicità creditizia di quest’ultimo: questi accertamenti vengono eseguiti anche per assicurarsi che il nominativo del cliente non sia iscritto nella lista dei cattivi pagatori per eventuali debiti o ritardi nei pagamenti contratti in finanziamenti precedenti.
La valutazione creditizia consiste nell’appurare la capacità di rimborso del mutuo da parte del cliente: difatti, in questa fase vengono esaminati il suo reddito, gli impegni finanziari in corso, il patrimonio e la composizione del nucleo familiare, tutti elementi che influiscono sulla sostenibilità della rata mensile che il cliente dovrà poi pagare.
Al termine di questa prima fase la banca rilascia una pre-delibera la quale conferma la capacità reddituale di rimborso del mutuo richiesto.
Si passa così alla seconda fase dell’istruttoria, quella legata alla valutazione dell’immobile oggetto di richiesta del mutuo: l’istituto bancario assegna ad un perito esterno il compito di controllarne e valutarne lo stato di manutenzione oltre che quello di conservazione.
Il tecnico redige quindi una perizia estimativa, documento che accerta e conferma la regolarità a livello urbanistico e catastale dell’immobile e che si conclude con la sua valutazione commerciale.
Qualora il suo valore non fosse idoneo rispetto alla richiesta iniziale, la banca valuterà la possibilità di ridurre l’importo di mutuo oppure richiederà al cliente di individuare un altro immobile.
A seguito di stima conforme sarà quindi possibile procedere con la valutazione tecnico-legale, fase conclusiva dell’istruttoria.
La valutazione legale avviene solo in seguito alla produzione da parte del notaio della relazione notarile preliminare la quale viene redatta a fronte delle opportune verifiche di conservatoria dei Registri Immobiliari.
L’istituto verifica la corrispondenza della relazione notarile preliminare con la perizia e in assenza di incongruenze sarà possibile procedere con la delibera e stipula del mutuo: solo a questo punto la fase istruttoria del mutuo può dirsi terminata.
I tempi di lavorazione dell’istruttoria variano e di norma non sono standardizzati; tuttavia, in assenza di elementi ostativi l’iter può durare circa un mese.
Ad ogni modo, è importante sottolineare che l’istruttoria è una procedura che varia da istituto a istituto, motivo per il quale le tempistiche possono allungarsi per qualsiasi motivo, a partire dal ritardo nella prestazione dei documenti.
Per quanto riguarda le spese di istruttoria, queste vanno corrisposte in concomitanza con l’erogazione del mutuo: per quanto concerne i costi, invece, non esiste un importo prestabilito dal momento in cui questi dipendono solo ed esclusivamente dall’istituto di credito presso il quale ci si rivolge.