Non è questione di discriminazione, ci mancherebbe. Anzi le banche si guardano molto bene dal manifestarla. Però è vero che il rilascio di mutui a stranieri risulta spesso difficile.
Vediamo da dove nascono le difficoltà e come possono essere affrontate.
Indice della pagina:
1. Comunitario o extracomunitario poco cambia per il mutuo
2. Le ragioni delle difficoltà nei mutui agli stranieri
3. Gli argomenti che tranquillizzano la banca
4. Come rafforzare una posizione debole
Quando giungono alla Dogana italiana, persone e merci incontrano un trattamento molto differente se provengono da territori comunitari o extracomunitari. Nel caso della concessione di mutui a stranieri invece non si può dire lo stesso.
Quando il mutuo viene richiesto da qualcuno che non è cittadino italiano i criteri di valutazione divengono sistematicamente più restrittivi.
A dirla tutta una distinzione in funzione della nazione di provenienza esiste, anche se si tratta di una considerazione informale. E' quella tra paese ricco o paese povero.
Un cittadino statunitense o australiano, sebbene extracomunitario risulterà più benvisto rispetto a chi arriva per esempio da una nazione africana. In virtù della sensazione che chi proviene da una zona economicamente florida immigra per conseguire una condizione di ancor maggior benessere, rivelandosi così un soggetto patrimonialmente solido cui affidare le somme del mutuo.
Le cause della maggiore chiusura delle banche italiane verso i mutui a stranieri dipendono soprattutto dalla condizione economica mediamente più debole che li caratterizza. D'altra parte è solo naturale che chi emigra in cerca di fortuna arrivi in Italia con modeste pretese professionali e risorse economiche limitate.
Oltretutto la maggior parte degli stranieri provvede generosamente anche ai bisogni dei familiari rimasti in patria, riducendo così la propria capacità di accumulo di un patrimonio in grado di dimostrare solidità alla banca.
Ecco perché la principale discriminante nelle valutazioni riguarda il tempo di permanenza continuativa in Italia. Salvo i casi particolari di cui si dirà più avanti, difficilmente chi risiede qui da poco tempo riuscirà a ottenere un mutuo, anche se ha trovato un'occupazione stabile.
Ma la principale preoccupazione delle banche è che il debitore decida di tornare nel paese di origine abbandonando casa e… mutuo. Oltretutto divenendo così irrintracciabile e rendendo le procedure di escussione e vendita all'asta ancora più complicate di quanto già non siano usualmente.
Mentre è oggettivamente improbabile che un italiano emigri definitivamente, abbandonando una casa che rappresenta pur sempre un punto di riferimento importante nel suo Paese.
Le osservazioni dei paragrafi precedenti sono fondamentali per capire cosa serve per tranquillizzare una banca che deve concedere il mutuo a uno straniero.
Prima di tutto la permanenza in Italia. Chi è residente da meno di tre anni incontrerà problemi enormi a ottenere un mutuo. Oltre quella soglia invece la strada si apre e si spianerà quanto più è remota la data di immigrazione iniziale.
Un secondo elemento, più importante di quanto si pensi, è il ricongiungimento familiare. Cioè lo straniero che ha portato la propria famiglia in Italia trasmette l'intenzione di rimanere, perché i suoi familiari, soprattutto i figli, consolideranno relazioni che limiteranno la tendenza a lasciare l'Italia.
Vi è poi la questione fondamentale della stabilità del reddito. Quando si tratta di concedere un mutuo a uno straniero la banca apprezzerà entrate da lavoro dipendente con contratto a tempo indeterminato, con una ragionevole anzianità di servizio, di solito almeno pari a un anno. Impensabile richiedere un mutuo se il contratto è a termine.
Di grande rilievo sarà anche la solidità del contratto e la patrimonialità del datore di lavoro. Per esempio i redditi di colf e badanti non vengono ritenuti solidi perché discendono da contratti che possono essere risolti in pochi giorni con facilità. Anche quando il datore di lavoro è una ditta individuale, una piccola impresa o una cooperativa si incontrerà resistenza alla concessione del mutuo.
Qualora lo straniero sviluppi un lavoro autonomo bisogna sapere che non sarà valutata granché bene, salvo quando esiste da molto tempo e produce redditi stabili e consistenti, dimostrabili fiscalmente. Che non è un caso frequente.
Diversa storia per gli stranieri che provengono da paesi ricchi e possono dimostrare una certa continuità professionale. Per loro la maggior parte dei limiti sopra descritti possono essere superati mediante l'ottenimento di deroghe.
Per esempio il mutuo per un manager o un tecnico dipendenti di una multinazionale che hanno deciso di trasferirsi in Italia incontreranno criteri di valutazione tutto sommato simili a quelli riservati ai cittadini italiani.
Vediamo ora quali soluzioni esistono per facilitare l'ottenimento di mutui per gli stranieri.
Cominciamo col dire che un grosso acconto per l'acquisto della casa costituisce un gran bel biglietto da visita. Chi dispone di 30/40.000 Euro tenderà a tranquillizzare la banca, che escluderà il rischio che il debitore smetta di pagare se non è proprio costretto. Alcune comunità straniere hanno dimostrato di sapersi rafforzare a turno in questo modo, facilitando l'ottenimento del mutuo ai connazionali.
Ma la strada più comune per superare i limiti viene dalla disponibilità di un garante italiano a prestare la propria fideiussione. E' spesso il caso del datore di lavoro, che apprezzando la serietà del proprio dipendente straniero, decide di aiutarlo fattivamente prestando la propria garanzia per l'ottenimento del mutuo. Il fatto che si tratti di colui che paga lo stipendio rappresenta una splendida certezza per l'istituto di credito, visto che le ricadute di un licenziamento colpirebbero direttamente gli interessi del garante, che sarà pertanto scoraggiato dal lasciare senza lavoro il proprio dipendente.
In generale la disponibilità di cittadini italiani patrimonialmente solidi a prestare garanzia consente di superare molti dei limiti imposti ai mutui per gli stranieri.
Invece, salvo posseggano patrimoni importanti, a poco o nulla servirà la disponibilità di parenti e amici stranieri a sottoscrivere una garanzia accessoria.
Alla fine, in mancanza di un acconto cospicuo o garanti di rilievo non resterà che attendere qualche tempo cercando di accumulare più risparmi possibile. Fino al momento in cui le circostanze renderanno realizzabile per lo straniero il sogno di una casa di proprietà. Cioè quello che è successo agli italiani emigrati all'estero il secolo scorso.