Quando si deve fare un passaggio di proprietà, come avviene per la compravendita di un’abitazione, oppure quando si trasferiscono i diritti di godimento di un immobile, come nel caso dell'usufrutto o, ancora, quando si deve pignorare un immobile, è indispensabile depositare presso l'ufficio Conservatorio un documento: la nota di trascrizione catastale. Di cosa si tratta e a cosa serve?
La nota di trascrizione catastale, o semplicemente nota di trascrizione, è il documento che certifica la registrazione nella Conservatoria dei Registri Immobiliari di un atto, che da quel momento diventa opponibile da parte di terzi.
Se si parla di compravendita di una casa, ad esempio, la nota di trascrizione certifica il trasferimento dei diritti di proprietà di un immobile.
Secondo il codice civile, la nota di trascrizione va presentata anche in altri casi, che riguardano la variazione di stato di un bene: usufrutto, ipoteca, pignoramento e servitù di passaggio, ovvero quel diritto che permette di attraversare un fondo altrui per accedere al proprio.
Il compito di predisporre la nota di trascrizione spetta al pubblico ufficiale rogante, che prepara il documento contestualmente alla stipula dell'atto. Per poter essere convalidata, la nota deve avere i seguenti dati, come previsto dall'articolo 2659 del codice civile:
Se l’oggetto della nota è l’iscrizione di un’ipoteca, come avviene nel caso del mutuo casa, devono essere aggiunti anche l'importo di capitale e di interessi, la durata e la scadenza dell'ipoteca e il soggetto a favore del quale è iscritta l'ipoteca.
La nota di trascrizione è prevista anche per il passaggio di proprietà di beni mobili, come automobili, moto ed auto.
Nel caso della compravendita di un immobile, ed eventuale iscrizione di ipoteca in caso di mutuo, sarà il notaio a redigere la nota di trascrizione in sede di rogito e a depositarla presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari: solo in quel momento il passaggio di proprietà dell'immobile diventa ufficiale, anche se nel frattempo l’acquirente ha saldato il prezzo della casa e ha ricevuto le chiavi dal venditore.
Il tempo massimo che può passare tra il rogito e la trascrizione presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari è 30 giorni.
Ogni nota di trascrizione presenta un numero generale, che dipende dall'ordine di presentazione, e uno particolare, che varia a seconda del tipo di formalità.
Per recuperare una nota di trascrizione nella Conservatoria dei Registri Immobiliari si possono percorrere due strade: presentare entrambi i numeri per l'identificazione della nota oppure richiedere una visura ipocatastale, negli uffici della conservatoria o sul sito dell'Agenzia delle Entrate, per poter risalire al numero di formalità.
Nel caso in cui una nota di trascrizione sia stata inserita in modo errato o con imprecisioni, che però non coinvolgano delle parti essenziali come i dati identificativi dell'immobile, è possibile effettuare una rettifica, chiedendo l’intervento del notaio. Se la rettifica riguarda invece gli elementi essenziali, la nota di trascrizione va annullata e rifatta.