Nuovo aggiornamento da Telemutuo su case e mutui green dopo l’ultima intesa raggiunta in sede UE in merito alla direttiva riguardante la ristrutturazione degli immobile, con il mercato immobiliare che attende proprio dalla transizione ecologica un nuovo impulso nelle transazioni e compravendite.
Il provvedimento Energy Performance of Building Directive ha ottenuto il voto favorevole della commissione competente del Parlamento europeo e per la fine di febbraio è previsto il voto decisivo dell’Assemblea plenaria, con la possibilità di rendere operative le nuove misure già ai primi di marzo.
Il processo di riconversione energetica, con la ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente e la costruzione di nuovi edifici ad alta efficienza energetica, stabilisce emissioni zero entro il 2050 e rappresenta una significativa opportunità nel panorama degli stessi mutui green con condizioni vantaggiose nelle potenziali operazioni immobiliari: le stesse banche e istituti di credito sono pronti a plafond e soluzioni altamente convenienti rispetto ai consueti standard, con tassi di interesse agevolati (fisso o variabile).
L’elemento che caratterizza la direttiva e può sostenere maggiormente gli investimenti è la sua flessibilità, in quanto stabilisce un percorso graduale per il rinnovamento del parco immobiliare, quanto mai essenziale anche per evitare una perdita di valore e svalutazione delle abitazioni e degli immobili. A supportare il quadro di agevolazioni anche l’aspetto fiscale e le sue detrazioni, anche in questo caso adattate ai singoli Paesi UE che avranno spazi di manovra differenziati.
Se tutto andrà come previsto, dalla primavera di quest’anno si potrebbe genere un indotto virtuoso grazie a mutui e operazioni finanziarie sull’adeguamento del patrimonio edilizio agli standard energetici richiesti.
Il mutuo green, quindi, sembra avere le caratteristiche ideali per trainare il mercato, che pare puntare sempre con più vigore su un prodotto per l’acquisto di case classe A o B, quindi con i criteri di ecosostenibilità, così come per interventi nella ristrutturazione di un immobile rivolto al miglioramento della sua classe energetica. Le stesse simulazioni e gli indicatori a disposizione di Telemutuo potranno fornire uno spunto ideale.
Il testo finale, dopo l’esame della commissione parlamentare UE, ha confermato i parametri e le tempistiche relative al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale e risparmio energetico: entro il 2030 gli immobili residenziali più inquinanti dovranno ridurre i consumi energetici medi del 16% e raggiungere la classe energetica E, entro il 2033 la classe energetica D; entro il 2035 la riduzione salirà al 20-22%; dal 1° gennaio 2030, tutti i nuovi immobili residenziali dovranno essere a zero emissioni da combustibili fossili, mentre per gli edifici non residenziali l’obbligo scatterà a partire dal 1° gennaio 2028; dal 2040 non sarà più possibile produrre e vendere le caldaie a gas, mentre per le caldaie autonome stop agli incentivi dal 2025.