Mutuo prima casa giovani under 36: che cos’è
Questa breve, ma efficace formula riassume tutte le agevolazioni per favorire l’autonomia abitativa dei giovani che sono state introdotte dal governo italiano attraverso l’articolo 64 del decreto legge “Sostegni Bis” (n. 73/2021, Misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali): di fatto, un “bonus” per gli under 36 che devono stipulare un mutuo per la prima casa.
Con la Manovra 2024, però, a questa iniziativa sono state apportate alcune importanti modifiche. Viene infatti prorogata fino al 31 dicembre 2024 la possibilità di chiedere allo Stato di fare da garante di fronte alla banca fino all’80% del valore dell’immobile, tramite il Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa di Consap Spa (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici), mentre a partire dal primo gennaio 2024 decade l’esenzione dalle tasse degli atti di trasferimento della proprietà e di stipula del mutuo ipotecario.
In seguito al sostegno offerto dal governo ai giovani, molte banche hanno elaborato specifiche proposte per il mutuo prima casa destinato agli under 36, anche se offerte dedicate di finanziamento esistevano già prima e continuano ad esistere.
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Mutuo under 36: come funziona il mutuo per la prima casa
In caso di inadempienza del debitore, il Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa si fa garante di fronte alla banca fino all’80% del valore dell’immobile, quando viene richiesto un mutuo di importo superiore all’80% del prezzo di acquisto (LTV > 80%). Questo permette di chiedere un prestito, compreso un mutuo 100%, a chi non ha molta liquidità da anticipare. L’immobile oggetto del finanziamento, acquisito anche tramite asta immobiliare, deve essere adibito ad abitazione principale, non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi) e non deve avere le caratteristiche di lusso indicate nel decreto del Ministero dei lavori pubblici in data 2 agosto 1969, n. 1072. L’abitazione principale può essere acquistata con le annesse pertinenze, una per ciascuna categoria catastale (C2, C6 e C7). Il finanziamento, da erogarsi in un’unica soluzione, non deve superare i 250.000 euro e può essere richiesto anche per l’acquisto con accollo da frazionamento oppure per l’acquisto e per interventi di ristrutturazione e accrescimento dell’efficienza energetica.
Mutuo giovani requisiti
Vediamo ora quali sono i requisiti personali necessari per poter accedere al mutuo prima casa giovani under 36. L’incentivo della garanzia Consap è rivolto a chi non ha ancora compiuto i 36 anni d’età al momento della richiesta del finanziamento. A livello reddituale l’ultimo Isee (Indicatore Situazione Economica Equivalente) non deve essere superiore ai 40.000 euro annui. È necessario, inoltre, che entro 18 mesi dal rogito si stabilisca (se non la si ha già) la residenza nel Comune in cui si trova l’immobile. Infine, quando si presenta domanda di mutuo, non bisogna essere proprietari di altri immobili ad uso abitativo, ad eccezione di quelli di cui si abbia acquisito la proprietà per successione a causa di morte, anche in comunione con altro successore, e che siano in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli.
Mutuo casa giovani under 36: come richiederlo
La domanda si può inoltrare utilizzando l’apposita modulistica per la richiesta di accesso al Fondo di garanzia per la prima casa. Va presentata alla banca o all’intermediario finanziario a cui si richiede il mutuo (quindi non direttamente a Consap), dopo aver verificato che l’istituto di credito aderisca all’iniziativa. Entro i successivi 20 giorni Consap comunicherà l'esito istruttorio della garanzia alla banca, la quale avrà 90 giorni per informare Consap del perfezionamento del mutuo garantito oppure della mancata prestazione del mutuo. Come specificato da Consap, “è sempre facoltà della banca in base a proprie ed esclusive valutazioni decidere sulla concessione del mutuo e sul ricorso alla garanzia del Fondo”.
Stop all’esenzione dalle imposte
Con il 2024 decadono le agevolazioni fiscali sull’acquisto dell’immobile e sul finanziamento, che erano state introdotte dal decreto Sostegni Bis. Solo fino al 31 dicembre 2023 è quindi possibile per gli under 36 beneficiare dell’esenzione dalle imposte di registro, ipotecarie e catastali per l’acquisto della proprietà, della nuda proprietà, dell’usufrutto o dell’uso di immobili da adibire a “Prima casa” (ad eccezione delle abitazioni di categoria catastale A1, A8 e A9), nonché dell’esenzione dall’imposta sostitutiva pari allo 0,25% della somma chiesta in prestito. Decade anche la possibilità di beneficiare del credito di imposta Iva nel caso di acquisto da ditta di costruzioni: ciò significa che non ci sarà più la possibilità di avere un ristoro dell’ammontare dell'Iva versata. A partire dal primo gennaio 2024, quindi, gli under 36 che comprano la prima casa dovranno pagare le relative imposte: di registro, ipotecaria, catastale e sostitutiva.