I tassi di interesse non fermano il mercato delle seconde case

Nonostante l’incognita di continui aumenti dei tassi di interesse che incidono sulla situazione complessiva del mercato dei mutui, a non perdere mai il suo appeal è il settore immobiliare turistico legato alle seconde case, in quanto i potenziali acquirenti hanno possibilità di transazione elevate e il costo del denaro non invalida più di tanto la decisione finale di investimento.

Le compravendite immobiliari sulla casa al mare hanno visto una costante crescita post Covid, magari con fasi altalenanti, ma con valori sempre in risalita.  Anche i dati riferiti alle compravendite nel 2022 vedono una percentuale di chi acquista la casa vacanza che si attesta intorno al 7,2%, in aumento rispetto al 6,9% del 2021: il trilocale resta la tipologia di immobile prescelto (30,3%), tuttavia salgono le quote relative a soluzioni più indipendenti (29,4%).

Il dato sulle seconde case presenti in Liguria e nelle sue province è certamente tra i più elevati a livello nazionale, considerando che in Italia per quanto riguarda la prima casa i proprietari arrivano al 75%, numeri che nel territorio ligure sono quasi ribaltati a favore delle seconde case, un patrimonio immobiliare di qualità patrimoniale e di prospettiva futura.

Mutui più convenienti degli affitti stagionali? Sicuramente sì, confermando come l’immobile turistico si collochi ancora tra gli investimenti più apprezzati e ricercati. Il mercato delle seconde case trova sempre più spazio nelle località dell’entroterra, in particolare nei piccoli borghi, nei quali è possibile trovare occasioni più favorevoli. Gli acquirenti provengono soprattutto dal Nord Italia, famiglie e professionisti che cercano una soluzione immobiliare per coniugare lavoro e vacanze, o anche per aprire nuove attività ricettive.

Nello scenario recente emerge il dato significativo delle quotazioni immobiliari nel segmento delle seconde case di lusso: nel 2022 è stata registrata una crescita del 15%. E’ la Riviera di Levante, con un prezzo medio degli immobili di circa 800 mila euro, a guidare la classifica, con una clientela tra i 40 e i 60 anni, in particolare residenti in Lombardia (il 55%), mentre il 35% proviene dal Nord Europa e il 10% proviene dagli altri Paesi europei e dagli Stati Uniti. Nella Riviera di Ponente la maggior parte della clientela (70%) è tedesca; seguono francesi, svizzeri e danesi, con un prezzo medio di vendita di circa 4.000 euro al mq. Stando alle attuali stime il valore complessivo del mercato ammonta a 2,87 miliardi, facendo registrare un incremento dell’11% rispetto al dato del 2021. Nella scelta di acquisto prevale l’appartamento. Quindi, si consolida una tendenza che aveva conosciuto con le conseguenze della pandemia, un totale blocco della domanda, soprattutto nella clientela straniera.

Particolare riscontro nell’attuale fase del mercato è la classe energetica dell’immobile turistico, che supera come parametro di riferimento anche la stessa posizione. Un fattore che ha caratterizzato, ad esempio, la ripresa dell’edilizia, in particolare nella direzione delle nuove costruzioni avviate per rendere appetibili case e appartamenti.

In questo contesto bisogna considerare anche il fatto che molte banche ormai stimano mutui soprattutto per immobili con determinati standard energetici, anche perché è in discussione una possibile rivalutazione delle medesime classi energetiche delle case che potrebbe rappresentare a sua volta un altro piccolo “scossone” per il settore. 

Infatti, sul fronte bancario, altro elemento presente riguarda la sempre più ridotta considerazione per le ristrutturazioni immobiliari rispetto ad una nuova costruzione che, invece, incarna al meglio i requisiti richiesti per concludere una determinata compravendita.