Il tasso di usura è un tasso di interesse il cui valore supera il limite ammesso dalla legge: il termine usura rimanda alle figure degli usurai, persone che prestano denaro in maniera illecita a coloro che si trovano in gravi situazioni economiche.
Tuttavia, anche le banche e gli Istituti di credito in generale possono essere considerati potenziali usurai di fronte alla legge e quindi un’ampia categoria di clienti può cadere vittima di usura.
Cosa si può fare per tutelarsi? Vediamolo insieme in questa guida.
Si parla di tasso di usura per riferirsi a un tasso di interesse che oltrepassa il limite soglia stabilito: vedremo come è possibile calcolarlo nei paragrafi che seguono.
Ci sono due diverse tipologie di usura:
Nel rispetto della Legge sull'usura (n. 108/1996) e successivo decreto legge del 13 maggio 2011, n. 70 pubblicato su Gazzetta Ufficiale, il Ministero dell'Economia e delle Finanze rileva trimestralmente il TEGM (Tasso Effettivo Medio Globale), ovvero il tasso medio praticato da istituti finanziari e banche per determinate categorie di operazioni.
Incrementando tale valore di un quarto con un margine aggiuntivo del 4% si definisce il tasso soglia: se si supera questo livello i tassi di interesse sono da considerarsi usurari. Inoltre, per non incorrere nel reato di usura (con conseguenze civili e penali) sarà sempre e comunque necessario che la differenza tra il limite e il TEGM non sia superiore agli 8 punti percentuali.
Per tutelarsi ed evitare di cadere nella trappola del tasso usurario è possibile consultare la Gazzetta Ufficiale, il sito del Ministero dell’Economia e Finanza e quello della Banca d’Italia in modo da conoscere il TEGM per ogni categoria di operazione.
I valori del TEGM sono contenuti all’interno di tabelle che riportano le seguenti voci:
Come già accennato, anche banche e istituti finanziari sono considerati potenziali usurai dalla legge: ne deriva che tutti i loro clienti possono essere possibili vittime di usura.
Stando a quanto riportato dalla Banca d’Italia, ci sono diverse operazioni durante le quali è possibile esercitare l’usura. Tra le principali individuiamo:
Di conseguenza, nel caso in cui si intenda accendere un mutuo ma si teme di cadere vittime di usura può essere utile tenere d’occhio il valore del TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) - il quale include il valore dei tassi di interesse e le spese correlate all’accensione del mutuo - e confrontare diversi preventivi in modo da capire quale può essere la soluzione migliore.
Se si cade nella trappola dell’usura è possibile difendersi intraprendendo un’azione legale contro l’Istituto con il quale è stato stipulato il finanziamento non oltre i 10 anni a partire dalla data di chiusura del conto o dell’avvenuto rimborso del prestito.
Dal punto vista civile, come stabilito dal comma 2 dell’articolo 1284 del Codice Civile, nel caso in cui una persona abbia richiesto un mutuo e sia stata vittima di usura non sarà tenuta alla restituzione degli interessi ma dovrà corrispondere solamente il capitale che ha ricevuto in prestito.
Dal punto di vista penale, invece, la legge sull’usura contempla il reato di usura come disciplinato dall’articolo 644 del Codice Penale: in questo caso, per chi esercita tale reato è prevista la reclusione da 2 a 10 anni e una multa di importo che va dai 5.000€ ai 30.000€.