Hai bisogno di un immobile nell’immediato ma non hai fondi sufficienti per acquistarne uno o non disponi delle garanzie per ottenere un mutuo?
La soluzione ideale potrebbe essere il contratto rent to buy, un tipo di contratto che prevede la fusione del contratto di locazione e di un preliminare atto di vendita dell’immobile in questione: segui questa guida per scoprire cos’è e in cosa consiste.
Il rent to buy è una particolare tipologia di contratto il quale prevede il godimento di un determinato immobile finalizzato alla sua eventuale acquisizione entro un termine prestabilito: questo contratto, il cui riferimento normativo è l’articolo 23 della legge 164/2014, viene stipulato tra il concedente, ossia il proprietario dell’immobile che si intende affittare e/o acquistare, e il conduttore, ovvero il soggetto che ne usufruisce.
Di fatto, questa tipologia di contratto prevede il pagamento di un canone suddiviso in due componenti, motivo per cui l‘importo da versare mensilmente sarà superiore rispetto ai tradizionali canoni di locazione.
In particolare, per il contratto rent to buy si dovrà corrispondere:
Di conseguenza, distinguiamo tra due diversi periodi di esecuzione del contratto:
Come stabilito dal comma 1-bis dell’articolo summenzionato, gli importi dei canoni devono essere specificati in sede di stipula del contratto in modo da costituire un indennizzo al venditore nel caso di mancata vendita: inoltre, la norma fa riferimento ad una categoria di immobili che possono essere oggetto del contratto rent to buy senza tuttavia specificarne le caratteristiche, motivo per cui si ritiene che si possa richiedere questo tipo di stipula per qualsiasi tipologia di immobile (residenziale, turistico, commerciale, direzionale ecc.).
Come già specificato, la compravendita è opzionale e non obbligatoria ma nel caso in cui si intenda esercitarla essa dovrà effettuarsi in un lasso di tempo prestabilito dalle parti entro i dieci anni.
Nel caso di acquisto verrà detratta una parte dei canoni corrisposti durante la locazione dal costo finale dell’immobile.
Così come per le altre tipologie di contratto, anche per il rent to buy sono previsti obblighi sia da parte del conduttore sia da parte del concedente, doveri che coincidono con gli stessi che sono previsti in caso di usufrutto.
Dal punto di vista del conduttore, gli obblighi consistono in:
Per quanto riguarda, invece, gli obblighi del concedente individuiamo:
Tra i costi da tenere in considerazione per il rent to buy va posto l’accento sulla trascrizione del contratto la quale produce un duplice effetto di tutela nelle due fasi in cui si articola:
Il rent to buy può anche essere stipulato con la facoltà data al conduttore di sostituire a sé un’altra persona che assuma diritti/obblighi derivanti dal contratto stesso.
Ma cosa succede nel caso in cui il conduttore decida di non comprare l’immobile?
Alla scadenza del termine stabilito il contratto cesserà di produrre ogni effetto ed il concedente avrà diritto alla riconsegna dell’immobile e a trattenere i canoni versati per la parte relativa alla locazione ma dovrà restituire al conduttore la parte delle componenti versate a titolo di caparra.
Infine, è importante precisare che in caso di rent to buy presso un’impresa se questa fallisce il conduttore non perde il proprio denaro in quanto il contratto continua e la vendita non è soggetta a revoca fallimentare.
Quando si parla di vantaggi del contratto rent to buy bisogna considerare il punto di vista del conduttore/acquirente e quello del proprietario/venditore.
In molti identificano erroneamente il contratto rent to buy con l’affitto a riscatto ma in realtà si tratta di due tipologie di contratto differenti sia dal punto di vista funzionale che contrattuale.
L’affitto con riscatto permette quindi al proprietario dell’immobile di finanziarne l’acquisto e sostituirsi, in un certo senso, al sistema bancario mentre il contratto rent to buy non rappresenta un metodo alternativo di finanziamento ma semplicemente consente al futuro acquirente di accedere più facilmente ad un mutuo.