La banca che stipula un mutuo casa presta denaro in cambio di un interesse adeguato a conseguire un utile: dato che l’impegno economico per la restituzione del debito può essere oneroso, in alcuni casi si può chiedere un sostegno da parte dello Stato, delle Regioni oppure di altri enti, che contribuiscono al rimborso del capitale, o come più spesso accade, al pagamento di parte degli interessi legati al prestito. Nascono così i “mutui agevolati”: quali sono e come funzionano?
I mutui agevolati sono specifiche forme di finanziamento, ideate per chi ha bisogno di un aiuto economico per l'acquisto della prima casa. In concreto si tratta di una serie di facilitazioni fiscali, a cui si accede in base a determinati requisiti.
I mutui agevolati sono destinati a specifiche categorie di persone, che hanno maggiori difficoltà ad ottenere il finanziamento destinato all’acquisto, ma anche alla ristrutturazione, della prima casa. Tra le principali, ci sono i giovani under 36, i lavoratori autonomi e i lavoratori atipici, ovvero i collaboratori coordinati e continuativi e i prestatori di collaborazioni occasionali.
I mutui agevolati offrono al mutuatario forme contrattuali più vantaggiose rispetto a quelle standard. Come funzionano? Diverse sono le tipologie di agevolazioni previste.
Ci può essere innanzitutto l’emissione di un contributo economico da parte dello Stato, delle Regioni oppure di altri enti, che possono anche fungere da garanti del mutuatario, quando quest’ultimo non è in grado di fornire garanzie sufficienti all'istituto bancario.
I mutui agevolati possono poi prevedere tassi d'interesse ridotti, spese d’istruttoria inferiori, tempi di erogazione della somma richiesta più veloci e concessione di un capitale superiore all'80% del valore dell’immobile, fino ad arrivare alla possibilità di mutuo al 100% del valore dell’abitazione.
Requisiti
Per poter accedere ad un mutuo agevolato bisogna dimostrare di essere in possesso di specifici requisiti, che riguardano la condizione economico-finanziaria ma anche le caratteristiche dell’abitazione.
I criteri non sono generalizzabili, perché vengono stabiliti di volta in volta. Nel caso della ristrutturazione il mutuatario è tenuto a fornire anche informazioni dettagliate sulla tipologia dei lavori da effettuare sull’immobile.
Quando si viene a conoscenza dell'esistenza di opportunità di questo tipo, vale sempre la pena di valutarle. In prima battuta bisognerà individuare la norma e l'ente che eroga il contributo.
Con tali estremi non sarà difficile risalire alle banche convenzionate, in grado di rilasciare il mutuo agevolato. I relativi sportelli presteranno l’assistenza necessaria all'ottenimento del contributo. Per inoltrare la richiesta bisognerà naturalmente disporre dei requisiti previsti dallo specifico regolamento e preparare tutta la relativa documentazione.
Curiosamente la richiesta del mutuo agevolato può in qualche caso rivelarsi economicamente svantaggiosa. Ciò potrebbe accadere perché le banche non consentono di cumulare i vantaggi prodotti dall'agevolazione con quelli delle loro offerte promozionali. Al tempo stesso i contributi risultano sempre limitati da un tetto massimo per operazione.
Così qualche volta può succedere che l'applicazione di un tasso di interesse standard all'intero finanziamento, seppure alleggerito dal contributo su una frazione del mutuo, dia origine ad un costo globale più alto di quello di un prestito non agevolato proposto nell'ambito di una promozione commerciale.
Infine, un'osservazione sui meccanismi di erogazione dei fondi da parte delle amministrazioni pubbliche, che dovrebbero consegnare la somma prevista direttamente alla banca. Questo spesso non accade, perché il denaro perviene con eccessivo ritardo. Per compensare il differimento può capitare che il debitore debba anticipare il pagamento all'istituto di credito. Il relativo contributo gli verrà successivamente rimborsato dall’ente coinvolto.
Tipologie
Esistono diverse tipologie di mutuo agevolato, che variano in base alla categoria di destinazione, ai requisiti richiesti e alla tipologia di facilitazione che viene concessa. Vediamone alcuni.
Mutui agevolati under 36
I giovani under 36, che rispondono a determinati requisiti, possono accedere ai mutui agevolati a loro destinati, così come i genitori single e le giovani coppie.
Oltre alle classiche agevolazioni prima casa, tra cui la detrazione degli interessi passivi e degli altri oneri relativi al mutuo, queste categorie di persone possono godere degli importanti vantaggi fiscali introdotti appositamente per loro dal governo, attraverso il Decreto Sostegni bis del 24/07/2021 e la Legge di Bilancio 2022.
Nello specifico si può beneficiare della riduzione dell’imposta di registro (2% del valore catastale), dell’imposta ipotecaria (50 euro per acquisto da privato, 200 euro per acquisto da impresa), dell’imposta catastale (50 euro per acquisto da privato e 200 euro per acquisto da impresa) e dell’imposta sostitutiva sul mutuo (pari allo 0,25%).
È poi previsto un credito d'imposta di pari importo sull’Iva (4% sulla prima casa, se comprata dal costruttore) con un meccanismo di compensazione sulle somme dovute a titolo di Irpef nella dichiarazione dei redditi.
Molto importante, infine, la possibilità di ottenere il supporto come garante del Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa di Consap Spa (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici).
Il panorama delle offerte per i mutui giovani è davvero molto vario. Chi non è in possesso dei requisiti necessari per l’accesso ai finanziamenti agevolati può comunque valutare i prodotti a tasso fisso oltre l’80%, che alcuni istituti di credito hanno ideato per questa fascia d’età.
Il consiglio è quindi quello di prendersi tutto il tempo necessario per confrontare le migliori proposte da parte delle banche ed individuare la soluzione più vantaggiosa in base alla propria situazione personale.
Per orientarsi al meglio nella scelta, Telemutuo, ha stipulato partnership con i principali istituti di credito italiani, ed offre una consulenza gratuita, in ogni momento.
Il mutuo under 36 può essere richiesto anche se si è un lavoratore precario oppure un libero professionista, e quindi non si riceve ogni mese la classica busta paga. Una situazione che, agli occhi delle banche, presenta un maggiore rischio di insolvenza rispetto al lavoratore dipendente.
In questo caso, oltre a presentare comunque le dichiarazioni dei redditi a disposizione, si può chiedere di intervenire come garante al Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa, che tutelerà la banca creditrice liquidando l’importo previsto dalla garanzia in caso di mancato rimborso da parte del mutuatario.
Anche i dipendenti pubblici a tempo indeterminato, che rientrano nella gestione ex Inpdap dell’Inps, hanno diritto a mutui agevolati, a loro dedicati. Bisogna essere iscritti da almeno un anno alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, un fondo che offre vantaggi ai dipendenti pubblici in cambio del versamento di una quota contributiva, che viene trattenuta direttamente dallo stipendio.
A questa tipologia di mutui agevolati possono accedere anche i pensionati, mentre i dipendenti pubblici con contratto a tempo determinato devono necessariamente stipulare un prestito convenzionale.
Tra i destinatari dei mutui agevolati ci sono anche le donne, anche se non è prevista una tipologia di prestito specifica: chi ha meno di 36 anni, e possiede tutti i requisiti necessari, può fare domanda per un mutuo agevolato giovani.
Lo stesso vale per chi costituisce un nucleo familiare monogenitoriale con figli minorenni a carico: in questo caso si può accedere alla richiesta di applicazione del Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa per l’acquisto prima casa con requisito di priorità.