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Garante mutuo: requisiti, responsabilità e quando serve

Garante mutuo: requisiti, responsabilità e quando serve

Quando si è intenzionati ad accendere un mutuo bisogna essere consapevoli delle garanzie che la banca richiede affinché possa acconsentire alla sua erogazione.
L’ideale è che i dati anagrafici ed economici del mutuatario soddisfino pienamente i requisiti richiesti dall’istituto di credito: se così non dovesse essere, però, per proseguire nell’iter di approvazione del prestito è possibile che si renda necessaria la presentazione di un’ulteriore forma di garanzia, quella offerta dal garante mutuo, che può rendere più agevole la concessione del finanziamento.
Di che figura si tratta, quali caratteristiche deve avere e quali sono le sue responsabilità?

Garante del mutuo: chi è?

Il garante del mutuo è la persona che offre la propria disponibilità materiale a subentrare nel rimborso del finanziamento nel caso in cui il mutuatario incontrasse delle difficoltà nella restituzione di quanto ricevuto in prestito dalla banca.

Il garante per il mutuo è dunque un soggetto che apporta una tutela ed una protezione ulteriore, offrendo il proprio patrimonio come garanzia ed evitando che l’insolvenza del debitore possa danneggiare l’istituto di credito.

Per poter svolgere questa sua funzione, il garante, detto anche fideiussore, non solo partecipa attivamente alla sottoscrizione del mutuo, firmandolo, ma deve possedere le giuste caratteristiche economiche e reddituali, tali da poter rassicurare la banca in termini di solvibilità.

Spesso rappresentato da un genitore, un coniuge o un amico stretto, il garante per mutuo è un ruolo che può essere assunto anche dallo Stato: questa situazione si verifica nel caso di sottoscrizione del mutuo under 36, ovvero del finanziamento finalizzato all’acquisto dell’abitazione principale, per il quale il mutuatario, che deve avere un reddito annuo inferiore ai 40 mila euro e meno di 36 anni d’età, può richiedere la tutela pubblica del Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa, a copertura della quota capitale, fino ad un massimo dell’80%.

Quando serve il garante del mutuo

L’intervento del garante di un mutuo diventa fondamentale quando il mutuatario presenta caratteristiche economico-finanziarie non idonee alla concessione del finanziamento, tra le quali: 

  • il possesso di un contratto di lavoro precario o instabile;

  • un reddito non adeguato a sostenere il peso della rata;

  • il mancato possesso di un patrimonio tale da costituire una fonte utile per onorare il pagamento del debito.

In questi casi la sua presenza è determinante ai fini dell’approvazione del mutuo, perché aumenta l’insieme delle tutele a favore dell’istituto di credito.

Per esempio, i garanti per mutuo sono cruciali in caso di rapporto rata-reddito troppo elevato: l’aggiunta di una garanzia supplementare può riportare in equilibrio questo parametro di solvibilità, favorendo la concessione del prestito.

Il fideiussore può essere una figura essenziale soprattutto nel caso di richiesta di un mutuo prima casa: ponendosi così come garante mutuo prima casa, può sostenere chi è in cerca di un finanziamento ipotecario per realizzare un importante progetto di vita come l’acquisto dell’abitazione principale.

In questa circostanza, la banca, soprattutto se si tratta di un mutuo concesso al 100%, può richiedere solide garanzie supplementari ai fini della concessione, come la firma del garante ipotecario oppure la stipula di una polizza assicurativa.

Garante mutuo: requisiti

I requisiti garante mutuo riguardano principalmente una serie di aspetti economici, patrimoniali e reddituali, ai quali si aggiungono quelli di natura anagrafica.

In particolare, a colui che garantisce un finanziamento viene richiesto il rispetto dei seguenti parametri:

  • reddito disponibile;

  • patrimonio;

  • garanzie prestate;

  • età.

Per quanto riguarda il reddito disponibile, il garante deve essere in possesso di una fonte di reddito costante, capace di sopportare il peso delle spese quotidiane e di altri eventuali finanziamenti oltre a quello della rata del mutuo che tutela.

Inoltre, la banca valuta anche la situazione lavorativa del garante, che deve rispecchiare una certa stabilità occupazionale.

In merito all’aspetto patrimoniale, la presenza di proprietà immobiliari di certo giova alla valutazione delle capacità economiche del garante, in quanto dimostrano la consistenza della sua forza economica.

L’efficacia della fideiussione offerta si riduce nel caso in cui il garante abbia prestato già la sua tutela a favore di altri finanziamenti, in virtù della diminuzione dell’ammontare di reddito e patrimonio disponibili a salvaguardia di un ulteriore finanziamento. 

Infine, è importante che, oltre a dover essere maggiorenne, il garante abbia un’età che, al termine del mutuo, non superi i limiti previsti dalla banca: a questo proposito, di solito non può andare oltre i 75-80 anni, anche se alcune banche aumentano il termine, permettendo il raggiungimento perfino degli 85 anni.

Mutuo con garante o senza?

Il mutuo con garante (o anche con più garanti, dato che ce ne può essere più di uno) è un’ipotesi che non sempre si concretizza nella realtà: infatti, come detto, la presenza di una tutela supplementare si rende necessaria soltanto in determinate condizioni, ovvero la mancanza dei requisiti per ottenere il finanziamento da parte del mutuatario.

Al contrario, se quest’ultimo possiede tutte le sufficienti caratteristiche economiche, patrimoniali ed anagrafiche che la banca valuta nella fase di istruttoria, potrà fare a meno del supporto del garante.

Il mutuo con garante può essere rifiutato?

La banca ha la piena facoltà di rifiutare la concessione del mutuo, anche se questo è sorretto dalla fideiussione di un garante.

Una situazione che si presenta quando quest’ultimo non è in grado di soddisfare i requisiti economici o anagrafici che l’istituto richiede ai fini dell’approvazione della domanda.

Facciamo un esempio. L’aspirante mutuatario richiede un mutuo casa trentennale, ma non risulta idoneo perché mancante di uno o più caratteristiche, come ad esempio un reddito non adeguato a rispettare il rapporto rata-reddito. Cerca allora l’appoggio di un garante muto casa, che deve a sua volta essere in possesso di tutti gli attributi ritenuti indispensabili dalla banca. Poniamo il caso che un genitore sia disponibile per assumersi questa responsabilità, ma che non rispetti il requisito anagrafico, sforando il limite massimo dell’età previsto al termine del piano di ammortamento: la banca rifiuterà nuovamente la richiesta di mutuo.

Il garante può richiedere un mutuo?

Chi fa da garante per un mutuo può inoltrare poi un’altra domanda di mutuo per se stesso? La risposta è positiva, sempre a patto di rispettare determinate condizioni.

Infatti, in questa circostanza, l’atteggiamento dell’istituto di credito alla richiesta di finanziamento da parte del fideiussore sarà ancora più attenta.

A questo proposito, i garanti mutuo devono rassicurare la banca sulle loro capacità economiche e reddituali, che devono essere sufficientemente capienti per coprire sia la rata del mutuo per il quale fanno richiesta, sia quella del finanziamento che garantiscono.

Per aumentare le probabilità di concessione, si può eventualmente rinunciare al ruolo di garante, mettendo fine alla tutela prestata al debitore.

In questa circostanza il mutuatario che perde questo tipo di garanzia deve fornire alla banca delle nuove garanzie, per dimostrare che la sua solvibilità nel corso del tempo è aumentata, oppure deve trovare un nuovo garante su mutuo.

In ogni caso, si tratta di situazioni molto legate alla politica della singola banca o alla tipologia di mutuo richiesta: se vuoi avere ulteriori informazioni, contatta Telemutuo per una consulenza gratuita!

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