Quando si acquista la proprietà di un bene si riceve la copia di un certificato denominato atto di provenienza che attesta l’acquisto: di cosa si tratta? Scopriamolo insieme in questa guida.
L’atto di provenienza dell’immobile è un certificato che permette al proprietario di un bene di dimostrarne la titolarità: in sostanza, questo documento attesta come questa persona è entrata in possesso dell’immobile e quindi prova che il trasferimento della proprietà rientra nei suoi diritti.
Pertanto, si può dire che questo documento rappresenti uno strumento di tutela nei confronti dell’acquirente nel processo di compravendita dell’immobile, motivo per cui è importante fare attenzione alla forma con la quale esso viene realizzato: difatti, il passaggio di proprietà di un bene prevede l’obbligo di produrre un documento scritto che certifichi il trasferimento della proprietà stessa da una persona all’altra.
A tal proposito, sarà sconsigliabile accettare note di trascrizione o copie non autenticate ma piuttosto sarà utile richiedere una copia conforme dell’atto la quale ha lo stesso valore legale dell’originale dal momento in cui presenta una dichiarazione formale - aggiunta da un pubblico ufficiale - che attesta la fedele corrispondenza del documento.
Esistono diverse tipologie di atto di provenienza che possono dare luogo al trasferimento di proprietà. Esse consistono in:
Per Legge, l’atto di provenienza deve essere annotato nei registri pubblici e la relativa copia autenticata dello stesso può essere richiesta allo studio notarile che ha stipulato l’ultimo trasferimento della proprietà.
Tuttavia, ci sono casi quali l’usucapione o la procedura esecutiva immobiliare in cui il titolo di provenienza deriva da un provvedimento giudiziario per cui il relativo atto andrà richiesto al tribunale di competenza.
Per poter richiedere l’atto di provenienza al notaio bisogna essere in possesso delle seguenti informazioni relative all’ultimo trasferimento di proprietà dell’immobile:
In caso non si possiedano le suddette informazioni sarà possibile richiedere una visura catastale dell’immobile, documento in cui sono riportati il nominativo del notaio che ha eseguito il rogito e il relativo numero di protocollo.
Inoltre, in caso di usucapione ed esecuzione immobiliare sarà possibile recuperare i documenti necessari facendo riferimento alle relative sentenze di tribunale.
Può accadere che il notaio di riferimento non eserciti più la professione per cui, in caso di compravendita immobiliare, sarà possibile ottenere il documento inoltrando la richiesta alla Conservatoria dei Pubblici Registri Immobiliari o all’Archivio distrettuale notarile; inoltre, si può procedere con l’invio della richiesta anche tramite la piattaforma dell’Agenzia delle Entrate - denominata Sister - nel caso l’atto sia stato trascritto a seguito della meccanizzazione, introdotta a partire dal 1975.
I costi per ottenere una copia dell’atto di provenienza dipendono dal formato richiesto, dalle informazioni delle quali si dispone e di eventuali costi di spedizione: fondamentale è ovviamente la tipologia di atto che si richiede per cui varierà la persona o l’istituzione alla quale rivolgersi per ottenere il documento.
Ad esempio, se si fa richiesta all’Archivio Distrettuale Notarile la spesa per la copia di un atto di provenienza ammonterà a circa 30€. In ogni caso, al richiedente viene data comunicazione circa la somma e le modalità di pagamento a seguito dell'individuazione dell'atto.