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Giacenza media: che cos'è e come funziona

Giacenza media: che cos'è e come funziona

Si sente spesso parlare di giacenza media: troviamo questa voce, per esempio, nell'estratto conto della banca, nella dichiarazione ISEE o, ancora, tra la documentazione necessaria per richiedere un mutuo casa. Ma di che cosa si tratta e a cosa serve? 

Che cosa si intende per giacenza media

Per giacenza media annua si intende l’importo medio delle somme a credito del cliente in un dato periodo adeguato ad un anno. Per dirla con parole semplici, la giacenza media è la media annuale dei risparmi che abbiamo nei conti correnti, siano essi bancari o postali. 

Può capitare, quindi, che le banche chiedano questa informazione al futuro mutuatario per accertarsi della sua solidità economico-finanziaria prima di concedere il finanziamento richiesto per l’acquisto della casa.

A livello legislativo, dal 28 maggio 2015 è obbligatoria la comunicazione della giacenza media a partire dai dati di riferimento dell’anno 2014.

Inoltre, leggi come la 201/2011 impongono a banche ed istituti di credito di comunicare periodicamente una serie di dati collegati ai conti correnti, come informazioni su movimenti, saldo a inizio e a fine anno, numero di prelievi e di versamenti effettuati sul conto e, appunto, giacenza media.

Che cosa rientra nella giacenza media?

Il calcolo della giacenza media annua non è complicato: si usa un metodo matematico che utilizza i dati inclusi in un arco temporale prestabilito, che, nella maggior parte dei casi, coincide con l'anno solare (1 gennaio - 31 dicembre). 

Come si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate, “la giacenza media si determina dividendo la somma delle giacenze giornaliere per 365, indipendentemente dal numero di giorni in cui il deposito/conto risulta attivo”. 

Le giacenze giornaliere si deducono dal saldo attivo/passivo presente in un dato giorno e, nel caso ci fosse un saldo negativo, il valore da attribuire sarà pari a zero.

Se un conto corrente ha una divisa estera, cioè ha una valuta differente rispetto all'euro, in tal caso subentrano calcoli differenti a seconda del valore attribuito alla valuta e alla tipologia dei rapporti finanziari.

Va fatta una precisazione: in caso di conto corrente cointestato, il valore della giacenza media andrà calcolato al 50%, se gli intestatari sono tre al 33% e così via. 

Chi fa la giacenza media?

Il calcolo viene eseguito dagli istituti bancari o dalle Poste. Lo troviamo nel documento di sintesi annuale, che gli istituti di credito inviano in modo automatico alla fine dell'anno, oppure, se si dispone di un profilo al servizio di home banking, è possibile scaricare la propria giacenza media direttamente dal proprio account o, ancora, ci i può recare in un ufficio postale.

Come da provvedimento, dal 2015 banche e Poste Italiane sono tenute ad inviare all'Agenzia delle Entrate le informazioni sulla giacenza media annua dei conti correnti, dei conti deposito a risparmio libero o vincolato e dei conti terzi individuali/globali di tutti i cittadini. 

Con la trasmissione di questi dati si viene a creare una vera e propria banca dati a disposizione dello Stato con le giacenze medie dei singoli correntisti, intesi sia come persone fisiche che come persone non fisiche (società, associazioni, ecc.). 

Si tratta di un dato molto importante, in quanto stabilisce il patrimonio mobiliare italiano. 

Quando si richiede la giacenza media

La giacenza media non è importante solo ai fini reddituali: è anche un parametro molto utile per il singolo cittadino che, a seconda della propria giacenza media, può accedere a notevoli sgravi fiscali ed altri benefici o agevolazioni messi a disposizione dal governo.


Oltre ad essere fondamentale per la dichiarazione ISEE, la giacenza media serve anche per calcolare l’imposta di bollo sul conto corrente: se la giacenza media è inferiore ai 5.000 euro, infatti, non è previsto alcun tipo di imposta. 

Cos'è la giacenza media ai fini ISEE?

Come abbiamo anticipato, la giacenza media è fondamentale per la dichiarazione ISEE, ovvero l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente, uno strumento che permette di misurare la situazione finanziaria di una determinata famiglia. 

L'ISEE, infatti, tiene conto di tutti i redditi percepiti all’interno dello stesso nucleo familiare e di tutti i suoi componenti: non è da confondere con la dichiarazione dei redditi che, invece, si riferisce al singolo contribuente. 

L'ISEE, nel caso non superi una certa soglia reddituale, consente di usufruire di numerose agevolazioni che lo Stato mette a disposizione delle famiglie in difficoltà.

La dichiarazione dei redditi, invece, permette all’Agenzia delle Entrate di calcolare le imposte, come l’IRPEF e l’IRAP, che ogni cittadino che genera reddito è tenuto a pagare.

Differenza tra saldo e giacenza media

Saldo e giacenza media sono due dati correlati tra loro, ma ben distinti. Il saldo è la somma delle voci di entrate ed uscite di un conto corrente in un determinato momento: in poche parole è la liquidità effettivamente disponibile sul conto al momento della richiesta dell’estratto conto. 

La giacenza media annua è invece il risultato dell’importo medio delle somme a credito del cliente in un determinato periodo adeguato ad un anno.

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