Quando concedono mutui le banche preferiscono avvalersi delle tutele che la legge attribuisce ai finanziamenti "fondiari".
In questo modo godono per esempio del "consolidamento abbreviato dell'ipoteca" che le garantisce meglio qualora subentrassero situazioni fallimentari.
Secondo la normativa però un mutuo fondiario non può eccedere l'80% del valore immobiliare. Salvo che... non vengano prestate speciali garanzie integrative, come una fideiussione assicurativa.
Si tratta dell'impegno di una Compagnia a rimborsare la parte di debito che la banca non dovesse riuscire a recuperare dall'operazione, qualora il debitore non pagasse.
Questa copertura, chiamata Polizza fideiussoria, viene messa a disposizione da una società di assicurazioni convenzionata con la banca ed i relativi costi posti a carico del cliente.
Alcuni istituti richiedono che la spesa venga corrisposta dal cliente al momento dell'atto notarile. L'ammontare cambia da banca a banca ma incide mediamente per lo 0,2% della quota assicurata, da moltiplicare per il numero di anni del finanziamento. Il pagamento è richiesto con formula anticipata per tutto il periodo.
ESEMPIO: Per un mutuo ventennale di 150.000 Euro al 100% il conto verrà effettuato sulla sola parte eccedente l'80%, ovvero 30.000 Euro. Tale imponibile andrà moltiplicato per lo 0,20% e per 20 anni, così: 30.000 x 0,20% x 20 = 1.200 Euro.
Altre banche preferiscono sostenere direttamente il costo della polizza, rifacendosi poi sul cliente mediante un incremento del tasso di mutuo.
Di solito l'aumento si aggira intorno allo 0,25% se il mutuo arriva al 95% del valore immobiliare; diventa uno 0,40/0,50% per gli interventi al 100%.
Così l'effetto sul consumatore sarà però molto più oneroso rispetto al pagamento diretto della polizza.
ESEMPIO: Riprendiamo l'esempio soprastante che prevedeva una spesa per la polizza fideiussoria di 1.200 Euro con mantenimento del tasso base del mutuo, diciamo il 4%. Ipotizzando di farla finanziare si pagherebbe una rata complessiva di 916 Euro (151.200 Euro al 4%).
Valutiamo la proposta di una banca alternativa che al posto del pagamento della polizza a cura del cliente richiedesse un aumento di tasso dello 0,40%. Ciò corrisponderà ad una rata di 941 Euro (150.000 Euro al 4,40%).
Come si osserverà la differenza è di 25 Euro al mese, cioè ben 6.000 Euro in 20 anni (25 Euro x 240 rate).
In questo caso anche la penale di estinzione anticipata del mutuo sarà più elevata, con l'obiettivo di rifondere alla banca i costi assicurativi già sopportati, che in tale evenienza non potranno più essere recuperati mediante le rate di rimborso.