Si sente parlare spesso di bonus infissi: in realtà non esiste un incentivo fiscale specifico per chi compra ed installa finestre e portefinestre, ma questo tipo di intervento è compreso all’interno di altre agevolazioni previste dall’Agenzia delle Entrate. Vediamo quali sono, qual è la scadenza e come fare domanda.
Ci sono tre diversi incentivi fiscali che rendono possibile la detrazione per gli infissi: l’Ecobonus, il Bonus ristrutturazione e il Superbonus 110%. Quali sono le differenze?
Chi sostituisce le finestre, anche senza ristrutturazione dell’immobile, può godere di una detrazione fiscale al 50% (fino a una spesa massima di 60.000 euro per unità immobiliare) attraverso l’Ecobonus, a patto che vengano rispettate alcune condizioni.
Quali sono questi requisiti? Innanzitutto le prestazioni dell’abitazione devono migliorare per quanto riguarda l’efficienza termica. Inoltre, questo incentivo è previsto solo nel caso in cui si sostituiscano o si modifichino gli infissi, non per le nuove installazioni: oltre a finestre e porte finestre, sono compresi scuri, persiane, tapparelle, avvolgibili, tende da sole (ma non devono essere rivolte a nord) e porte di ingresso.
L’ambiente di destinazione degli infissi deve essere riscaldato e bisogna rispettare i requisiti di trasmittanza “U” (espressa in W/m2K) relativi alla dispersione di calore, definiti dal decreto del Mise, che l’installatore specializzato saprà indicare.
La detrazione viene suddivisa in 10 quote annuali di pari importo e si può fare domanda fino al 31 dicembre 2024. Si possono detrarre anche le parcelle dei professionisti che si sono occupati dell’intervento e i costi sostenuti per richiedere la certificazione energetica. E’ possibile optare per le modalità dello sconto in fattura o della cessione del credito.
Chi può fare domanda? Hanno diritto al bonus infissi le persone che sostengono le spese e che vantano un diritto reale sull’immobile. In pratica, oltre ai proprietari, sono compresi i nudi proprietari, i locatari, i comodatari e i conviventi.
Attenzione: sostituire gli infissi non è sufficiente per avere diritto alla detrazione, ma è importante conseguire effettivamente un risparmio energetico rispetto alla situazione precedente (testimoniato dalla variazione degli indici di trasmittanza termica).
Anche il Bonus ristrutturazione dà diritto a una detrazione fiscale pari al 50%, da recuperare in 10 tranche annuali, per chi fa domanda entro il 31 dicembre 2024 per una spesa totale di 96.000 euro.
In questo caso l’abitazione oggetto dell’intervento dovrà risultare in ristrutturazione, che si tratti di restauro, manutenzione straordinaria o risanamento.
L’incentivo è valido solo su edifici abitativi ed è necessario che i nuovi serramenti abbiamo caratteristiche diverse rispetto ai precedenti, per esempio una differenza di materiale, dimensioni o struttura, mentre non è essenziale che l’ambiente di destinazione sia riscaldato ed anche i requisiti richiesti per quanto riguarda l’isolamento termico dell’infisso sono meno stringenti.
Importante: questa agevolazione dà diritto anche al bonus mobili ed elettrodomestici.
La terza strada percorribile per usufruire di un “bonus infissi” è quella del Superbonus 110% (valido fino al 31 dicembre 2025 con sistema di detrazioni a scalare): in questo caso l’intervento di sostituzione dei serramenti sarà a costo zero, ma esso deve rientrare tra i cosiddetti “interventi trainati”, che si vanno ad aggiungere agli interventi trainanti, come, per esempio, l’isolamento termico delle superfici o delle pareti, la sostituzione degli impianti di climatizzazione, la combinazione del tetto e il miglioramento del rischio sismico.
Una volta realizzato l’intervento, per poter ottenere il bonus infissi bisogna inviare la pratica all’Enea.Prima di tutto, però, bisogna fare attenzione alle modalità con cui si effettua il pagamento, ovvero tramite bonifico bancario e postale, che riporti la causale del versamento, il codice fiscale della persona che chiede la detrazione, il codice fiscale o il numero di partita Iva del fornitore.
Entro 90 giorni dal pagamento bisogna poi mandare la pratica all’Enea, collegandosi alla pagina dedicata alle detrazioni fiscali. Nel caso di un singolo immobile la domanda può essere presentata dal singolo cittadino, ma si può sempre chiedere ad un tecnico specializzato di occuparsi della procedura, in modo da essere più tranquilli ed evitare future sanzioni. Se si tratta invece di lavori effettuati su un condominio, la pratica va presentata da parte di un tecnico abilitato. Infine, è importante conservare tutta la documentazione in vista di possibili accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.