Confronta Mutui



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I migliori mutui di oggi

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Crédit Agricole - Mutuo CA Greenback Giovani CONSAP TF
Acquisto prima casa 100% Under 36
Rata € 843.2 al mese x 20 anni
Tasso: F - Taeg: 3.42% - Tan: 3.15%


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BNL - Mutuo BNL variabile
Acquisto seconda casa
Rata € 683.38 al mese x 20 anni
Tasso: V - Taeg: 5.99% - Tan: 5.42%


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Intesa Sanpaolo - Mutuo domus variabile Green LTV100
Acquisto prima casa 100%
Rata € 1057.41 al mese x 20 anni
Tasso: V - Taeg: 6.19% - Tan: 5.8%


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BNL - Mutuo BNL Quasi Fisso
Acquisto prima casa
Rata € 746.56 al mese x 20 anni
Tasso: VC - Taeg: 6.98% - Tan: 6.57%


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Rilevazione effettuata in data odierna. Leggere attentamente il documento "Informazioni Generali sul Credito Immobiliare" presente all'interno di ogni singola proposta, il "Prospetto Informativo Europeo Standardizzato (PIES)" fornito dalla banca erogante prima della stipula, per approfondire condizioni e dettagli definitivi del singolo mutuo, nonché il Foglio Informativo di TeleMutuo presente nell'area trasparenza di questo sito. Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Ogni decisione in merito alla concessione del mutuo e alle relative condizioni economiche finali è demandata alla banca erogante.
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Banca Sella - Mutuo Surroga a Tasso Variabile Green
Surroga
Rata € 643.5 al mese x 20 anni
Tasso: V - Taeg: 4.9% - Tan: 4.7%


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Intesa Sanpaolo - Mutuo domus variabile Green
Surroga
Rata € 646.22 al mese x 20 anni
Tasso: V - Taeg: 4.93% - Tan: 4.75%


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Mediobanca Premier S.p.A. - Mutuo Variabile con Floor Mediobanca Premier
Surroga
Rata € 657.2 al mese x 20 anni
Tasso: V - Taeg: 5.14% - Tan: 4.95%


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ING - Mutuo Arancio a Tasso Variabile
Surroga
Rata € 667.71 al mese x 20 anni
Tasso: V - Taeg: 5.26% - Tan: 5.14%


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Crédit Agricole - Mutuo CA Greenback TV
Surroga
Rata € 664.94 al mese x 20 anni
Tasso: V - Taeg: 5.3% - Tan: 5.09%


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Banco di Sardegna - Mutuo Facile Variabile Surroga PENISOLA
Surroga
Rata € 664.94 al mese x 20 anni
Tasso: V - Taeg: 5.31% - Tan: 5.09%


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Crédit Agricole - Mutuo CA Greenback TV Over 36
Ristrutturazione
Rata € 645.68 al mese x 20 anni
Tasso: V - Taeg: 5.03% - Tan: 4.74%


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Intesa Sanpaolo - Mutuo domus variabile Green
Ristrutturazione
Rata € 646.22 al mese x 20 anni
Tasso: V - Taeg: 5.12% - Tan: 4.75%


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Mediobanca Premier S.p.A. - Mutuo Variabile con Floor Mediobanca Premier
Ristrutturazione
Rata € 646.22 al mese x 20 anni
Tasso: V - Taeg: 5.13% - Tan: 4.75%


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Banco di Sardegna - Mutuo Facile - Tasso Variabile Euribor PENISOLA
Ristrutturazione
Rata € 651.15 al mese x 20 anni
Tasso: V - Taeg: 5.22% - Tan: 4.84%


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Banco BPM - Mutuo Promo Tasso Variabile Green
Ristrutturazione
Rata € 663.27 al mese x 20 anni
Tasso: V - Taeg: 5.42% - Tan: 5.06%


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logo ING
ING - Mutuo Arancio a Tasso Variabile
Ristrutturazione
Rata € 667.71 al mese x 20 anni
Tasso: V - Taeg: 5.46% - Tan: 5.14%


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Mutuo Autonomi

Chi ha la partita Iva può chiedere un mutuo? Questa è la grande domanda che sicuramente ti stai ponendo se sei un lavoratore autonomo, perché temi che non avere un reddito da dipendente possa essere una condizione poco vantaggiosa agli occhi della banca.
Se in passato effettivamente era così, ora non più: dato che i possessori di partita IVA sono sempre più numerosi, molti istituti si sono adeguati ai cambiamenti del mondo del lavoro e alle nuove esigenze dei propri clienti.
Vediamo allora come ottenere un mutuo, anche in regime forfettario (in quest’ultimo caso non potrai fruire delle detrazioni in sede di dichiarazione dei redditi, come di solito avviene).

Una premessa: se non esistono mutui agevolati per lavoratori autonomi” in senso stretto, numerose sono però le agevolazioni per il mutuo con partita Iva.


Indice della pagina:

1. Come ottenere un mutuo con la partita Iva

2. Mutuo lavoratori autonomi: quali garanzie

3. Come chiedere un mutuo con partita Iva

4. Simulazione mutuo partita Iva

Come ottenere un mutuo con la partita Iva

Buona notizia: all'aspirante mutuatario le banche chiedono principalmente un buon reddito complessivo, non per forza uno stipendio mensile fisso e certo.
L’importante è fornire alcune garanzie sulla stabilità del lavoro nel corso del tempo, e di conseguenza sulla capacità di rimborsare il prestito in futuro, nonché soddisfare un adeguato rapporto tra reddito e rata da pagare, che può variare tra il 25% e il 40% a seconda dell’istituto di credito.

Innanzitutto, come viene calcolato il reddito netto del lavoratore autonomo? Generalmente si prende in esame la dichiarazione dei redditi degli ultimi due esercizi per trarne una media (servono quindi almeno due anni di attività). Quasi sempre la banca chiederà anche un bilancio informale relativo all'anno in corso, per verificare che la tendenza sia sempre di crescita.

Ai fini del calcolo andrà considerato il Reddito Lordo (Quadro RN – Rigo RN1) detratto dalle imposte e dai contributi sanitari e previdenziali. Le imposte sono riscontrabili nello stesso Quadro RN alle tre voci da sommare "Imposta netta", "Addizionale Regionale all'Irpef dovuta" e "Addizionale Comunale all'Irpef dovuta”. I contributi, anch'essi da detrarre dal Reddito Lordo, corrispondono a quanto si è versato nel corso dell'anno all'ente pensionistico, per esempio l’Inps. La relativa incidenza è riportata nel quadro RP degli Oneri Deducibili.

Una precisazione, per quanto ovvia: gli incassi non dichiarati fiscalmente non contano agli occhi della banca, che verificherà anche l’assenza di eventuali stati debitori.


Mutuo lavoratori autonomi: quali garanzie

La banca chiederà al lavoratore con partita Iva qualche garanzia in più sulla stabilità e sulla continuità delle sue entrate economiche.

Uno degli ingredienti più convincenti è il versamento di un congruo anticipo, almeno il 20% del totale del valore dell’immobile.
L'impiego di somme rilevanti provenienti da capitali propri tenderà a convincere la banca per due buone ragioni. La prima è che il lavoratore sa amministrare bene la sua attività lavorativa e i suoi risparmi, dimostrandosi concretamente una persona affidabile. La seconda è che l’incidenza moderata del mutuo rispetto alla globalità dell'operazione lascia alla banca margini ragionevoli per rientrare in possesso del suo credito in caso di insolvenza.

Chi non dispone di sufficiente liquidità potrà ricorrere alla figura del garante: il legame di parentela e una buona redditività del soggetto che presterà la garanzia complementare contribuiranno a far autorizzare la pratica di mutuo, ritenuta a quel punto sostanzialmente “sana”.
Avere investimenti in titoli di Stato può costituire un’ulteriore garanzia, come come il possesso di altri beni mobili o immobili.

L’istituto di credito potrebbe chiederti anche la disponibilità a stipulare una polizza assicurativa: sarà la compagnia a pagare la rata al posto del mutuatario, in caso di difficoltà.
Le agevolazioni per un mutuo con partita Iva non sono finite qui. Un’altra soluzione è quella di aderire al Confidi, ovvero il Consorzio di garanzia collettiva dei fidi: fornirà una garanzia aggiuntiva (di solito il 50% dell'importo del finanziamento concesso), agevolando notevolmente la strada verso il finanziamento.

Anche alcune associazioni di categoria , tramite il proprio patrimonio, possono offrire agli iscritti una garanzia, almeno su una parte del finanziamento richiesto alla banca.
Infine, potrai richiedere la garanzia statale facendo domanda al Consap, soprattutto se hai meno di 36 anni, grazie alle agevolazioni previste dal Dl Sostegni bis.


Come chiedere un mutuo con partita Iva

Se vuoi chiedere un mutuo con partita Iva, prepara i documenti che la banca ti chiederà per verificare in modo approfondito la tua situazione economica.

Oltre a quelli anagrafici, le ultime dichiarazioni dei redditi, gli estratti conto bancari, l’iscrizione all’albo dei professionisti, se presente, e l’eventuale copia del bilancio societario.

Per quanto riguarda i tassi di interesse, essi non sono più elevati rispetto a quelli applicati ai dipendenti. Ti consigliamo di scegliere la soluzione che ti fa stare più tranquillo (fisso, variabile, variabile con cap, etc.) , anche in base alla tua personalità e alla tua propensione per il rischio.

Tieni conto di un’importante agevolazione per il mutuo con partita Iva: molte banche sono disposte a concordare un pagamento delle rate trimestrale o anche semestrale, proprio perché i liberi professionisti non hanno entrate fisse mensili.


Simulazione mutuo partita Iva

Se hai la partita Iva e stai pensando di accendere un mutuo, il primo passo da compiere può essere quello di chiedere una simulazione. Vai sulla pagina dedicata del sito di Telemutuo e clicca sul bottone “Richiedi fattibilità mutuo autonomi”. Un nostro consulente sarà subito a tua disposizione per analizzare insieme a te la tua situazione lavorativa e reddituale, per poi accompagnarti nella valutazione dei diversi preventivi di finanziamento e nella scelta finale della soluzione più adatta alle tue esigenze.