Quando si pensa di chiedere un mutuo ci si riferisce in genere a una soluzione di lunga durata, come il mutuo a 20 anni, 25 anni o 30 anni. Esiste però anche la possibilità di ottenere un mutuo a 35 anni. Un finanziamento di questa durata presenta vantaggi e svantaggi, e non tutti possono accedervi.Ecco perché è importante capire cos’è e a chi conviene il mutuo 35 anni.
Prima di approfondire questo tipo di prestito, però, ti ricordiamo che puoi chiedere un preventivo online su Telemutuo, rivolgendoti poi a un nostro consulente del credito: in modo gratuito valuterà la tua situazione e ti aiuterà a scegliere il mutuo più conveniente per te.
Il mutuo a 35 anni è un finanziamento concesso da un istituto di credito per acquistare un immobile: va restituito pagando delle rate dilazionate in 35 anni, appunto. Si tratta, quindi, di un mutuo a lunga durata e, come il mutuo a 40 anni, non tutte le banche lo concedono.
Dal punto di vista economico-finanziario, i requisiti per accedere al mutuo 35 anni sono generalmente uguali a quelli per i mutui di altra durata: le banche, infatti, tendono a concedere mutui la cui rata mensile non superi il 30 o 35% del reddito del mutuatario.
In questo caso, però, il fattore anagrafico diventa ancora più importante rispetto a prestiti di durata inferiore. Gli istituti di credito, infatti, concedono mutui che dovranno essere estinti al massimo entro il 75° anno di età del mutuatario: ecco perché il mutuo a 35 anni è tendenzialmente riservato ai giovani.
Il costo degli interessi da pagare alla banca è direttamente proporzionale alla durata del mutuo: più il mutuo è di lunga durata, più gli interessi totali risulteranno elevati. Ecco perché ilpiano di ammortamento del mutuo 35 anni prevede un maggiore costo complessivo rispetto a finanziamenti di media e breve durata, come il mutuo a 20 anni, il mutuo a 15 anni e il mutuo a 10 anni.
Allo stesso tempo, però, l’importo della rata mensile da restituire alla banca sarà decisamente inferiore, in quanto la quota capitale che compone la rata è più bassa perchè spalmata su una durata più lunga.
Per capire il costo del mutuo a 35 anni facciamo un esempio concreto: confrontiamo un mutuo casa da 200.000 euro da restituire in 35 anni con un tasso d’interesse al 3% con mutui di pari importo, ma di durata rispettivamente a 20, 25 e 30 anni.
Dopo questi calcoli, si è già capito quali possono essere i vantaggi e gli svantaggi di un mutuo a 35 anni. Con questo tipo di finanziamento, infatti, aumentano gli interessi da pagare alla banca, ma si abbassa la rata mensile complessiva.
Il valore della rata dipende ovviamente anche dalla somma totale presa in prestito dall’istituto di credito: quindi, a parità di interessi e di durata del mutuo, chi ha avuto in prestito una somma minore avrà rate più leggere di chi ha avuto in prestito una somma maggiore.
A questo punto è chiaro che il mutuo a 35 anni conviene a chi vuole accendere un finanziamento da rimborsare con rate mensili contenute, senza dover fare troppe rinunce nella vita quotidiana. Questo tipo di mutuo è quindi indicato per i giovani, che possono accedere anche alle agevolazioni previste per gli under 36.
Spesso, infatti, i giovani che vogliono acquistare la prima casa hanno bisogno di chiedere somme consistenti, perché hanno poca liquidità da anticipare: in questo caso, quindi, un mutuo 35 anni risulta appropriato, perché permette di dilazionare i pagamenti in un tempo maggiore, con rate mensili accessibili. Senza contare che, così strutturato, si tratta di un mutuo che la banca è anche più propensa a concedere, perché il piano di rimborso è più sostenibile.
Tuttavia, scegliere un mutuo a 35 anni non conviene a chi, pur essendo giovane, dispone di un reddito alto, che gli permette di sostenere rate più consistenti per un periodo di tempo inferiore, come un mutuo 20 anni o un mutuo 25 anni. Non conviene neanche a chi pensa di rivendere l’immobile entro un decennio, o di avere presto a disposizione liquidità sufficiente per abbassare o estinguere il prestito, dato che nei primi anni di rimborso si pagano soprattutto interessi.
Il mutuo a 35 anni, infine, non conviene se i tassi sono alti, sopra il 3%: in questo caso, infatti, il costo degli interessi cresce in modo sproporzionato rispetto alla riduzione di importo della rata.
A questo proposito, nella scelta del mutuo a 35 anni è importante valutare la tipologia del tasso d’interesse. Con i mutui di lunga durata, infatti, la storia insegna che risulta generalmente più conveniente il tasso variabile, perché permette di sfruttare l’andamento del mercato sul lungo periodo. Ma non è sempre detto: dipende da diversi fattori, tra cui l’andamento degli indici Eurirs ed Euribor.
Se il tasso di partenza è basso, e c’è sostanziale parità tra i due indici, potrebbe risultare più conveniente applicare un tasso fisso, per avere la certezza di una rata costante nel tempo. Al contrario, se i tassi di interesse iniziali sono alti, o comunque la prospettiva è quella del rialzo, il tasso variabile puro potrebbe essere troppo rischioso: nel primo periodo del piano di ammortamento, infatti, si è più esposti alle variazioni del costo del denaro, perché la quantità di interessi da pagare è molto elevata. In questo caso ci si potrebbe allora proteggere optando per la soluzione ibrida del mutuo a tasso variabile con cap.
Per essere sicuro di fare la scelta giusta tra tasso fisso o variabile, comunque, ti ricordiamo che puoi consultare la pagina di Telemutuo dedicata all’andamento dei mutui.
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