Quando pensiamo all’accensione di un mutuo casa, generalmente ci immaginiamo un contratto stipulato tra due soggetti, il più delle volte il cliente e la sua banca. Nella realtà dei fatti, però, sono molte le professionalità coinvolte e, per arrivare preparati alla richiesta di un mutuo, è bene conoscerle tutte.
Prendendo in considerazione i soggetti interessati nel contratto di mutuo, infatti, incontriamo diverse persone o figure professionali. Se poi ci aggiungiamo altri passaggi non inerenti il mutuo, ma che comunque hanno un ruolo nel contratto di compravendita di un immobile, i soggetti da conoscere diventano davvero numerosi. Facciamo chiarezza, quindi, analizzandoli uno a uno.
Il richiedente, o mutuatario, è colui a cui viene intestato il contratto di mutuo e che si impegna in prima persona a restituire la somma presa in prestito dal mutuante, compresa di interessi. Se il mutuatario è anche il proprietario dell’immobile, viene definito mutuatario e datore di ipoteca.
In un contratto di mutuo, il mutuante è l’ente che versa in prestito al mutuatario la somma pattuita necessaria all’acquisto dell’immobile o alla sua ristrutturazione. In Italia, i mutuanti autorizzati sono le banche (la scelta generalmente più frequente), ma anche gli istituti di credito e le società finanziarie.
Il garante, o fidejussore, è colui che firma il contratto di mutuo al pari del mutuatario, impegnandosi a subentrare nel pagamento del debito qualora il mutuatario non fosse più in grado di restituire la somma pattuita. Si tratta generalmente di un genitore, un parente o un amico del mutuatario.
In un contratto di mutuo, il terzo datore di ipoteca è il proprietario dell’immobile che viene offerto a garanzia del mutuo. Può coincidere col mutuatario oppure no: il terzo datore di ipoteca infatti non è obbligato a essere anche contraente del debito.
Il notaio è un pubblico ufficiale (ha infatti superato un concorso pubblico gestito dal ministero della Giustizia) che ha facoltà di rendere legali gli atti che stipula. Il contratto di mutuo, quindi, acquisterà validità legale solo se validato dal notaio, che, per sua natura, deve essere imparziale e indipendente. Qui le spese notarili.
Anche se in linea generale diciamo che il contratto di mutuo viene stipulato tra un cliente e la sua banca, nei fatti sono poi diverse le figure che si occupano della pratica di mutuo all’interno di essa.
Chi effettivamente firma l’autorizzazione al prestito non è la stessa persona che valuta la fattibilità tecnica della concessione e, generalmente, neanche quella che si interfaccia col cliente.
Data l’importanza dell’atto, il potere di firma di un contratto di mutuo in una filiale è prerogativa del direttore, o in sua assenza del vicedirettore, che possono, per procura, demandarlo a uno specifico funzionario preposto, che generalmente si distingue dai colleghi per anzianità e competenze.
Il deliberante, o responsabile crediti, è colui che si occupa di esaminare la documentazione fornita dal richiedente il mutuo per valutare e decidere se questi ha le sufficienti garanzie per farsi carico della restituzione del prestito e, quindi, se la banca può accettare o rifiutare la richiesta di mutuo.
Il gestore del mutuo è il dipendente della banca che si interfaccia col cliente durante tutte le fasi della richiesta e dell’eventuale ottenimento del credito.
È colui che lo accoglie in filiale, gli propone il prodotto finanziario che ritiene più adatto e si occupa di istruire la pratica di richiesta mutuo dopo aver ricevuto dal cliente la documentazione necessaria. Il gestore del mutuo diventa perciò il riferimento del cliente all’interno della banca.
Il consulente del credito è un professionista esperto del settore economico-finanziario al servizio del richiedente il mutuo, che fa da tramite tra questi e il mutuante. Ha il compito di tutelare il proprio cliente assicurandosi che sottoscriva il contratto a lui più conveniente e che il mutuante applichi effettivamente le condizioni pattuite.
Per stabilire se e quale somma erogare in prestito al richiedente, la banca incarica un perito (che può essere un singolo lavoratore autonomo o una società peritale) di ispezionare e valutare l’immobile. Il perito è quindi un professionista di fiducia della banca, con elevate competenze tecniche. Qui i costi della perizia del mutuo.
L’assicuratore (termine che può indicare sia il singolo agente che l’impresa di assicurazione) è chi si incarica di stipulare col mutuatario il contratto di assicurazione necessario all’accensione del mutuo e gestirlo, incassando il premio e/o intervenendo in caso di necessità.
Se il mutuatario sottoscrive l’assicurazione proposta dalla banca mutuante, l’assicuratore può coincidere col gestore del mutuo.
Il venditore è chi mette in vendita l’immobile di cui è proprietario. Non è direttamente coinvolto nel contratto di mutuo tra l’acquirente dell’immobile e la banca, ma lo è indirettamente.
A lui, infatti, sono destinati i soldi presi in prestito dal mutuatario e può veder sfumare o posticipare la compravendita se la banca non concede il mutuo richiesto.
L’agente immobiliare è un professionista esperto del settore immobiliare che ha superato un apposito esame presso la Camera di commercio.
Anche lui non è direttamente coinvolto nel contratto di mutuo, ma il suo ruolo è quello di mediatore imparziale tra il venditore dell’immobile e l’acquirente, ed è quindi suo compito e interesse restare aggiornato sulla domanda di mutuo dell’acquirente alla banca, perché l’andamento e l’esito di questa influiscono sulle tempistiche e le modalità della compravendita che gestisce.
Il progettista è un professionista iscritto all’albo (architetto, ingegnere o geometra) che progetta ciò che poi sarà realizzato in fase di costruzione/ristrutturazione. Anche il progettista non rientra nelle figure direttamente coinvolte nel contratto di mutuo, ma il suo lavoro è indispensabile nella richiesta di un mutuo per ristrutturazione di un immobile.
La banca, infatti, richiede tra i documenti essenziali per la valutazione della domanda di prestito anche il disegno di progetto tecnico realizzato dal progettista.
Allo stesso modo è importante il ruolo della ditta appaltatrice, in caso di mutuo per ristrutturazione. Tra i documenti da sottoporre alla banca c’è infatti anche il preventivo dei lavori redatto dall’impresa, che influisce sul valore della somma concessa in prestito.
Anche per questo è necessario affidarsi a un’impresa di fiducia, regolarmente iscritta all’albo, che sappia prevedere una corretta quantificazione dei lavori e farsi carico con competenza, onestà e precisione dei lavori necessari.