Quando ci si deve occupare delle proprie questioni economiche o amministrative, come quelle legate alla pubblica amministrazione, alla sanità, alla scuola o alle proprietà immobiliari, può essere utile non farlo in prima persona, ma sfruttare la possibilità della delega: prima di agire, è però opportuno conoscerne la definizione, il funzionamento e la differenza con la procura e il mandato.
Delegare significa farsi rappresentare da un’altra persona nel corso di una questione economica, amministrativa o legale. Riconosciuta a livello normativo, la possibilità di delegare si fonda sulla creazione di un atto unilaterale da parte del delegante, che così trasferisce al delegato il potere di rappresentarlo, ovvero di agire in nome e per conto suo.
In che modo si autorizza la delega? Per poter esercitare il potere di delega occorre una specifica autorizzazione, che deve essere compilata da parte del delegante: questo documento deve contenere diverse informazioni, come quelle anagrafiche del delegante e del delegato (nome, cognome e indirizzo di residenza), una copia di un documento di riconoscimento valido, il più delle volte rappresentato dalla carta d’identità o dal passaporto, la firma del delegante, l’incarico e la specificazione dell’oggetto della delega (se si tratta di un modello di documento generico), il luogo e la data di compilazione.
L’incarico di farsi rappresentare può essere affidato non soltanto attraverso la delega, ma anche tramite procura e mandato. Vediamo quali sono le differenze.
Ad accomunare la delega e la procura, termini che erroneamente sono spesso usati come sinonimi, è l’atto unilaterale con cui il delegante esprime la propria volontà.
A distinguerle, invece, è la circostanza: la procura può riguardare un atto specifico (procura speciale) o una serie di atti giuridici (procura generale) di maggiore importanza, come la gestione amministrativa di immobili, mentre la delega fa riferimento a singole situazioni tipicamente più frequenti e di importanza minore, come la delega al ritiro deireferti sanitari o allariscossione della pensione o, ancora, alla partecipazione alla riunione di condominio. La delega riguarda gli atti materiali, non quelli giuridici, per i quali è necessaria invece la procura.
Per contro, il mandato si differenzia in modo più netto sia dalla procura che dalla delega: in questo caso viene firmato non un atto unilaterale, ma un contratto, quindi un accordo tra due parti, con il quale il mandatario viene autorizzato o ad agire in nome e per conto del mandante (mandato con rappresentanza, per cui serve la procura) o ad agire per conto del mandante, ma non in suo nome, trasferendo successivamente gli effetti dell’atto compiuto al rappresentato(mandato senza rappresentanza).
Inoltre, tra delega e mandato vi è una differenza a livello di poteri esercitabili: il mandato è più stringente, poiché il mandatario può agire nei limiti ben precisi imposti dal mandante, mentre nel caso della delega i limiti da rispettare sono meno definiti.
La necessità di delegare può verificarsi in molti ambiti diversi, pubblici e privati. Autorizzare qualcuno a svolgere le funzioni e i compiti di competenza di un altro soggetto, come nel caso di un superiore che delega alcuni incarichi ai suoi collaboratori, aiuta a snellire i processi, sia nella pubblica amministrazione sia nelle aziende private.
La delega è un termine comune anche nel contesto bancario: per esempio, in sede di incontro dal notaio per la firma del contratto di mutuo, sarà presente un funzionario delegato dall’istituto bancario con il cosiddetto “potere di firma”. Si parla anche didelega bancaria su conto corrente, quando si dà a terzi la facoltà di operare in rappresentanza del titolare del conto stesso.
Nella quotidianità della vita privata sono numerose le occasioni in cui il singolo cittadino può ricorrere alla delega. Se i genitori non riescono a ritirare il proprio figlio da scuola, possono delegare un’altra persona (maggiorenne) a svolgere questa incombenza, compilando l’apposito modulo messo a disposizione dall’istituto scolastico.
Quante volte, poi, una persona anziana, o comunque momentaneamente impossibilitata a muoversi, ha potuto ricevere i suoi referti sanitari, delegando un’altra persona attraverso l’apposito modello previsto da ATS e ASST, oppure ha potuto riscuotere la pensione senza doversi recare in posta? Ancora, l’Agenzia delle Entrate dà la possibilità di delegare il proprio legale rappresentante alla gestione dei rapporti con l’Agenzia stessa.
Anche in occasione della compravendita di un immobile si può decidere di conferire il potere di rappresentanza a un’altra persona, se non si vuole essere presente dal notaio per la firma del rogito. Vista l’importanza dell’atto, però, la semplice delega non è sufficiente: in questo caso si deve procedere con una forma di rappresentanza di maggiore spessore e garanzia, come il mandato.
Infatti, attraverso il mandato, con o senza rappresentanza, vengono maggiormente tutelati gli interessi della persona rappresentata e, a prescindere dalla tipologia scelta, il risultato finale conduce comunque all’acquisizione della casa.